Baita Checco - Ciampedie 2.000 m

C’ERA UNA VOLTA…

Ebbene sì, anche la nostra storia ha inizio con il “C’era una volta”.

Il nonno Checco possedeva un tipico fienile immerso nel verde nella conca del Ciampedìe. Per lunghi anni questa struttura ha ospitato il bestiame che veniva portato all’alpeggio durante il periodo estivo.

Nel 1997 i fratelli Trottner, Vittorio e Pierpaolo, decidono di realizzare un sogno nel cassetto. Si danno da fare per ristrutturare il fienile e per dare vita ad una baita di montagna che racchiudesse i valori e le tradizioni che da sempre hanno contraddistinto questa famiglia.

Dopo ben due anni, i fratelli Trottner nel dicembre del 1999 aprono con grande emozione la porta della loro casa in montagna.

Le famiglie Trottner gestiscono in contemporanea fino al 2014 anche il Rifugio Fronza alle Coronelle. Dall’anno successivo decidono di dividersi, il rifugio Fronza passa in gestione al fratello Pierpaolo Trottner con la sua famiglia mentre la Baita Checco viene gestita dal fratello Vittorio con il figlio, nonché lo chef Matthias e la sua famiglia.

Questa separazione non ha di certo spezzato il forte legame fra le due famiglie, le quali ancor’oggi collaborano con grande passione.
Nel frattempo, la creatività e la capacità culinaria di Matthias porta la baita a diventare un ristorante ad alta quota, dove l’arte, le ricette tramandate dalla cara nonna Maria e i sapori fassani trovano ampio spazio.

Nel 2017 la famiglia Trottner subisce una grande perdita, il fratello Vittorio muore a seguito di una malattia. La moglie Antonella con i figli Matthias e Valentina non si arrende, si rimbocca le maniche e riparte alla grande con il sorriso di Vittorio sulle labbra.